Il più antico e ben conservato fra gli Oratori campestri
nella parrocchia di San Leonardo, con la celebrazione della S..Messa
la Domenica alle 9,30.
Lo si scopre lungo la provinciale che da Pavia porta a Belgioioso, poco prima dell'abitato di Valle Salimbene, al cui comune appartiene.
La località di San Damiano è antichissima: già è elencata tra i comuni autonomi del 1181 e la sua autonomia cessò nel 1871, quando fu aggregata a Valle Salimbene.
La Chiesetta è edificata su una sorta di rialzo, con una scala d'accesso di sette gradini in beola, per isolarla dal passaggio della vicina roggia e si presenta con una bella facciata a capanna suddivisa da 4 lesene con al centro il portale ad arco ma purtroppo, sul lato destro di chi guarda, essa è stata deturpata dalla costruzione ottocentesca della casa padronale.
◄ Fotografie di Roberta Mastretta ►
In piccolo, ricalca vagamente la facciata di San Lanfranco con la struttura portante costituita da muratura di mattoni, copertura con orditura in legno e manto di coppi con portichetto a volta con due colonne di granito.
L'interno è diviso in cinque arcate di colonne in cotto, nove finestrelle, campanile a modo di piccola torre, tipico modello di chiesa romanico-lombarda con la piccola abside che, nell'interno, custodisce un bell'altare con un paliotto di marmo nero intarsiato di gigli.
Immagine degli anni ’80 del 900 ►
Un tempo vi era anche un grande quadro che raffigurava San Damiano con i Santi Guglielmo e Raineri di Pisa.
Significativo questo dipinto, perché ci avrebbe ricordato il Santo, a cui è dedicata la Chiesetta, ed il periodo medievale delle crociate, dei cavalieri Gerosolimitani e dei pellegrinaggi, periodo legato alla vita degli altri due santi.
Nella chiesetta sono oggi conservati alcuni quadri di un certo interesse: sulla controfacciata, a sinistra entrando, sta un quadro settecentesco dell'Immacolata e altri due rispettivamente di San Giuseppe con la Vergine sulla parete di destra e del Cristo paziente con l'Addolorata, a sinistra.
La chiesa di San Damiano era sorella di quella di San Guglielmo fuori le mura di Pavia ed ambedue appartenevano spiritualmente ai cavalieri Gerosolomitani che i pavesi chiamavano semplicemente cavalieri d'oltremare o di Gerusalemme e il cui compito era quello di difendere i luoghi santi di Palestina, i pellegrini che ivi si recavano e le popolazioni cristiane che vi abitavano. Un'altra importante funzione consisteva nel prendersi cura degli infermi e dei bisognosi attraverso la gestione di numerosi ospedali e lebbrosari.
San Damiano, contribuì ad estinguere lo scisma dei Tre Capitoli che costituiva una divisione all'interno della Chiesa avvenuta tra i secoli VI e VII, quando un folto gruppo di vescovi, per lo più occidentali, interruppe le relazioni con gli altri vescovi e con il papa, rifiutando le decisioni del Concilio di Costantinopoli II del 553,
Il Vescovo di Pavia Damiano ebbe fama anche per le opere di edilizia che durante il suo incarico Vescovile fece realizzare, come i due Battisteri, alcune Chiese e la "Domus Episcopi'; cioè il Vescovado diocesano, l'attuale Broletto che, realizzato inizialmente come sede Vescovile divenne in seguito sede del potere temporale, in qualità di palazzo comunale.
Come la Chiesa di San Guglielmo, anche San Damiano, avendo entrambe possedimenti terrieri, divenne commenda e tale rimase fino alla soppressione delle commende nel 1797, dovuta ai repubblicani francesi.
San Damiano; fu acquistata dalla famiglia Marozzi, tuttora proprietari.
Percorrendo questi luoghi nel territorio di San Leonardo è caro pensare quanto mistico fervore aleggiasse in queste strade, percorse da folle di pellegrini che avevano in cuore la trepidazione che si apriva alla speranza di giungere alle porte di Gerusalemme.
Un mondo in strada: e come ci si stava a lungo!
Pavia e dintorni - Alla riscoperta degli Oratori campestri
CHIESETTA DI
SAN DAMIANO
piccola Cappella che si affaccia sulla strada fra Pavia e Belgioioso