2S - SECONDA CAPPELLA A SINISTRA
SAN SIRO
Dipendente dal patronato della famiglia Giorgi, all'inizio del Settecento era dedicata a San Giovanni Battista e successivamente a San Giuseppe.
Ora intitolata al proto vescovo Siro, ospita la bella pala cinquecentesca con la figura del Santo circondato dagli episodi salienti della sua vita.
È possibile che la pala in origine si trovasse nella Cattedrale; in ogni caso nell'Ottocento era già in mani private, risulta infatti posseduta da Cesare Ferreri, pittore e incisore pavese (1802-1859).
Dopo la morte del Ferreri il dipinto viene donato al convento delle Suore Canossiane, fino a quando, nella seconda metà dell’ottocento il Vescovo Lucido Maria Parocchi ne propone la permuta con il Sant' Antonio di Padova del Crastona .
Per un dettaglio degli episodi rappresentati sulla pala
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Il rinvenimento all'interno della chiesa, da parte di Cesare Prelini (1875), del sarcofago ritenuto la più antica sepoltura di San Siro, determina infatti la volontà di dedicare al Protovescovo Patrono una cappella nella prima chiesa nella quale aveva avuto sepoltura.
La grande urna (con l'iscrizione SVRVS EPS) viene quindi utilizzata come altare.
Nella stessa occasione sulla parete sinistra viene murata la scultura romanica raffigurante S. Siro che in origine si trovava sulla facciata della chiesa.
L'interessante cippo lapideo a base esagonale sul lato sinistro della cappella, considerato lipsanoforo (cioè contenitore di reliquie), è ora utilizzato come fonte battesimale.