LA TORRE CIVICA di PAVIA

PER CHI SUONA LA CAMPANA?                               di Cesare Prelini  da  Opicino de Canistris

« Ogni sera un po' dopo l' Ave Maria, si suona una campana che è detta dei bevoni, perché vieta bevere più oltre nelle osterie (avviso a chi tocca!), o tenerle più innanzi aperte.

Passato un altro intervallo, suona la Scilla per un bel po' di tempo, la quale avvisa di non andar più in volta per la città; ed al primo mattino sette tocchi di campana avvisano l'ora di uscire alle giornaliere faccende.

Oltre l' Ave Maria della sera, non ha guari fu introdotta, come in più luoghi sì costuma, anche l'Ave Maria del mattino in onore della gloriosa Vergine e si suona dopo i sette tocchi di mattutino.

Conciossiachè Pavia fino dagli antichi tempi ha in grandissima venerazione la Regina del cielo e della terra, come l'attesta il gran numero di chiese (circa trentacinque) le quali entro e fuori le mura Le sono dedicate, oltre gli altari senza numero. »

 

« Un piccolissimo numero di Savii viene eletto dal Comune per trattare gli affari più importanti e secreti; e sono radunati ad un suono convenuto di campana.

Vengono dopo quelli altri in maggior numero che trattano le cose di minor conto, e diconsi i Cento, e si convocano ad un bisogno con un diverso suono di campana.

Seguono altri ancora che trattano le cose ancor più lievi, radunati con suono differente e chiamansi i Mille.

Finalmente quando occorre che si raccolga tutto il popolo, la campana da un avviso ancor diverso.

Un segno diverso si da pure per la promulgazione delle sentenze, delle condanne, delle riscossioni, le quali promulgazioni si fanno da una pietra che è nella corte del Palazzo Comunale, detta ancora oggidì Corte del Vescovo, perché una volta ivi era il vescovato.»