PALAZZO CARMINALI - BOTTIGELLA
Tratto da: guida di Pavia F.
Fagnani
Pavia e dintorni - Palazzi di Pavia
PAVIA - CORSO CAVOUR, 30
Baldassarre Bottigella, verso la fine del XVIII secolo acquistò il maestoso palazzo già Beccaria e Carminali, in Corso Cavour, da allora detto Palazzo Bottigella.
In esso raccolse le memorie della famiglia, specialmente opere d'arte, di cui la più celebre è la Pala Bottigella di Vincenzo Foppa, commissionata da Giovanni Matteo Bottigella, che fino ad allora era rimasta nella cappella di famiglia presso la chiesa di San Tommaso, proprio allora soppressa. (I suoi discendenti la donarono poi al Comune, e si trova oggi nella Pinacoteca civica)
Questo edificio, riconosciuto ormai come il più nobile palazzo rimastoci del Quattrocento in Lombardia, risale al periodo 1480-82, ed è quasi certamente opera di Bramante.
A questo architetto sembra senz'altro attribuibile la zona inferiore della facciata, scompartita da elegantissime lesene in cotto, con avanzi di finestre rettangolari incorniciate da fregi di gusto classico.
Il fascione marcapiano è interamente in cotto (come del resto tutto l'edificio) ed è decorato da motivi vegetali intercalati da chimere, stemmi e profili d'imperatori, improntati ad un classicismo che ha pochi riscontri.
Le candelabre al piano superiore, di un decorativismo esuberante e di gusto lombardo, potrebbero essere opera dell'Amadeo.
Al piano superiore le finestre mancano, mentre la zona sottogronda, incompiuta, ha subito un sopralzo che altera il ritmo sicuro e armonioso della facciata.
Il ripiano dello scalone ospita alcune sculture quattrocentesche provenienti da S. Tommaso. Al primo piano, alcuni ambienti conservano l'originaria sontuosità.
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