Piazza del Duomo

 

 

 

 

 

 

La vecchia posizione

 

 

 


Chiese senza tracce in Pavia

SANTO STEFANO                                                            Tratto da: Pavia di L. Marabelli - 1997

Chiese di Pavia (senza tracce, entro le vecchie mura)

Alcuni testi pongono la datazione della fondazione tra il 657 e il 680, attribuendo la sua edificazione ad un certo Ansone ai tempi di Re Liutprando,

Era confinante con La chiesa di S. Maria Maggiore e unitamente alla stessa costituiva la cattedrale.

Essendo posizionata a settentrione, al riparo dal sole, la chiesa di S. Stefano era officiata durante i mesi caldi: era praticamente la Basilica d'estate.

In data 17 maggio 820 veniva traslato,dalla Chiesa di S.Gervasio, il corpo di S.Siro, con grande solennità, dall'allora Vescovo Deodato.

Atterrata nei secoli successivi fu rifatta come altre Chiese Pavesi  frai secoli Xll e Xlll. Fu demolita completamente nel 1488 per fare posto all'erigendo Duomo o Cattedrale.

Ne rimase solo la facciata che venne, in parte demolita e una buona parte traslocata nel Castello Visconteo (1893 -1895 ).
 

 

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ISTITUZIONI STORICHE ECCLESIASTICHE

La chiesa di Santo Stefano è attestata come cattedrale estiva fin dal IX secolo, così come la chiesa di Santa Maria Assunta con funzione di cattedrale invernale; tra le fonti edite di carattere generale, sono citate per la prima volta nel 1250 nei documenti concernenti l'estimo pavese del secolo XIII; sono menzionate nelle Rationes decimarum del 1322-1323; sono elencate nei rogiti del cancelliere episcopale Albertolo Griffi degli anni 1370-1420.

Il 29 giugno 1488 inizia la costruzione della nuova cattedrale di Pavia con la posa della prima pietra effettuata dal vescovo Ascanio Maria Sforza e le due chiese vengono demolite; nel 1565 il vescovo Ippolito de Rossi erige la parrocchia di Santa Maria Assunta e Santo Stefano protomartire nella cattedrale.

Successivamente la parrocchia è menzionata nella visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576; in quello stesso anno si contavano tra i parrocchiani 1000 anime da comunione e il clero era composto da cinque dignitari, diciannove canonici e trenta cappellani; è elencata nel catasto teresiano degli anni 1751-1757.

Nel 1769 il clero risultava composto da venticinque sacerdoti e sei chierici; ventidue sacerdoti nel 1823; cinque dignitari, otto canonici e undici cappellani nel 1845; parroco, cinque dignitari, otto canonici, e sette cappellani nel 1877.

Nel 1822 il numero dei parrocchiani era di 3500 unità; 3300 nel 1845 entro i confini della parrocchia della cattedrale esisteva la chiesa sussidiaria di San Giovanni Domnarum; parimenti segnalata nel 1877.

Link risorsa:http://www.lombardiabeniculturali.it/

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La chiesa di S.Stefano è elencata nell' "Anonimo Ticinese", Cap. II°  " Chiese coi loro Corpi Santi, entro il primo muro di Pavia" di Opicino de Canistris  (1° ref.), con la seguente aggiunta:

"dove sono i corpi de' santi vescovi e confessori, Siro primo nostro predicatore, Giovanni vescovo Nicense, ed Armentario vescovo di Pavia.

Inoltre il corpo di S. Gingulfo M. che fu soldato di Pipino re de' Franchi."

Dal Commentario dell'Anonimo Ticinese tradotto da P. Terenzio (1864). 

 

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