La probabile posizione
SANTI NAZARIO E CELSO Tratto da: Pavia di L. Marabelli - 1997
Chiese di Pavia (senza tracce, entro le vecchie mura)
La chiesa fu edificata nel 390, per volere di Invenzio, terzo vescovo di Pavia, divenuto successivamente santo.
La sua posizione era all'esterno delle mura Romane, in pratica dove attualmente trovasi il primo slargo a destra di via S. Boezio partendo da piazza Petrarca.
S. Invenzio morì il 28 Febbraio 397 ed è nella chiesa di S. Nazario e Celso che fu sepolto, da cui fu poi intitolata a suo nome.
La gestione religiosa fu inizialmente affidata a dei Canonici Regolari e successivamente a Canonici Secolari.
La chiesa fu soppressa nel 1789, fu profanata nel 1819 e
atterrata e distrutta nel 1845. La sua dimensione era particolarmente ridotta e al suo posto
sono sorte abitazioni civili.
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ISTITUZIONI STORICHE ECCLESIASTICHE |
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S. Invenzio, già SS. Nazario e Celso Tra le fonti edite di carattere generale, è citata nel 1250 nei documenti concernenti l'estimo pavese del secolo XIII; è menzionata tra le parrocchie di Porta Palatii nelle Rationes decimarum del 1322-1323; compare nei rogiti del cancelliere episcopale Albertolo Griffi degli anni 1370-1420; è ricordata negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis e successivamente nella visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576, quando si contavano tra i parrocchiani 300 anime da comunione e il clero risultava composto da otto canonici e due cappellani; è elencata nel catasto teresiano degli anni 1751-1757. Nel 1769 il clero risultava composto da nove sacerdoti e sei chierici. In base al piano governativo di riduzione delle parrocchie nella città di Pavia, come definito dall'avviso 14 novembre 1788, la parrocchia di Sant'Invenzio fu soppressa e unita alla parrocchia di Santa Maria del Carmine. |
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La chiesa di S.Nazario e Celso è elencata nell' "Anonimo Ticinese", Cap. III° " Chiese coi loro Corpi Santi, entro il secondo muro di Pavia" di Opicino de Canistris (12° ref.), con la seguente nota: "Chiesa de' SS. MM. Nazario e Gelso, detta S. Invenzio da S. Invenzio terzo vescovo di Pavia, che la fondò ed ivi riposa. Ivi sono reliquie de' detti martiri, cioè del loro sangue portato da Milano da S. Invenzio per comando di S.Siro, e provato per molti prodigi. I corpi de' quali MM. e de' BB. MM. Gervasio .e Protasio, S. Siro fé' seppellire di nascosto in Milano, dove si sarebbero scoperti poi, cessata la persecuzione, come avvenne a' tempi di S. Ambrogio. Questa chiesa fu in antico de' Canonici Regolari, ora (ai tempi dell'O. de Canistris) è de' Canonici Secolari." Dal Commentario dell'Anonimo Ticinese tradotto da P. Terenzio (1864).
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