SAN MATTEO Tratto da: guida di Pavia F. Fagnani
Chiese di Pavia (sconsacrate, entro le vecchie mura)
Era un monastero benedettino maschile. La prima attestazione documentaria del priorato benedettino di San Matteo di Pavia risale al 1224, quando il monastero risulta essere sottoposto alla giurisdizione dell'abbazia di Fruttuaria.
Il monastero di San Matteo viene soppresso nel 1449 e le rendite unite all'erigendo ospedale San Matteo. Sul complesso, infatti sorge il nuovo Ospedale pure esso denominato S.Matteo.
La nuova costruzione fu iniziata nel 1449 con Bolla Papale di Nicolo V° datata 13 settembre 1449 e terminata nel 1456. Lo " Hospitale Magnum " fu voluto dal Frate Domenico da Catalogna.
Da un documento raccolto dal Gramegna, già addetto all'archivio notarile all'Ospedale S.Matteo, si accenna ad un rogito di Agostino Baracchi datato 10 marzo 1450, dal quale si evince che l'ospedale è stato costruito sul vecchio complesso della Chiesa di S.Matteo e ne prese il nome: "adarat in situ appellato inter quattuor stratos.... et prope ecclesiam sancti mattine i erat Domus ".
Questo grande Ospedale, adiacente alla Università, uniti tra loro da vari passaggi, permetteva lo studio agli studenti senza troppi sacrifici.
L'Ospedale durò per oltre 500 anni. Il 20 maggio 1932 avviene l'apertura del nuovo Policlinico S. Matteo, sito in Viale Golgi: i reparti lasciano il vecchio ospedale.
Dopo i lavori necessari, nel complesso del vecchio ospedale, trova posto la nuova Scuola per allievi Ufficiali del Genio.
Più tardi a caserma del genio pontieri e nel periodo 1943/45 fu pure sede di un Comando della Marina Militare Italiana.
Dopo la guerra 1940-45 passò al Comune di Pavia che ne adibì buona parte ad abitazioni per sfollati e a famiglie che avevano avuto la propria abitazione distrutta dai bombardamenti, nelle zona del Borgo Ticino, Porta Nuova, Porta Salara, Porta Galcinara e zone limitrofe.
Oggi è completamente dedicato ad ospitare istituti e facoltà
della Università.
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ISTITUZIONI STORICHE ECCLESIASTICHE |
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La prima attestazione documentaria del priorato benedettino di San Matteo di Pavia risale al 1224, quando il monastero risulta essere sottoposto alla giurisdizione dell'abbazia di Fruttuaria. Il monastero di San Matteo viene soppresso nel 1449 e le rendite unite all'erigendo ospedale San Matteo. La chiesa di San Matteo è attestata dall'anno 1064; tra le fonti edite di carattere generale, la parrocchia è citata nel 1250 nei documenti concernenti l'estimo pavese del secolo XIII; è menzionata tra le parrocchie di Porta Laudensis nelle Rationes decimarum del 1322-1323; è elencata nei rogiti del cancelliere episcopale Albertolo Griffi degli anni 1370-1420. Non è più menzionata negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis. La chiesa fu rinnovata con la costruzione dell'ospedale della Pietà, detto di San Matteo. |
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Link risorsa:http://www.lombardiabeniculturali.it/ |
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La chiesa di S.Matteo è elencata nell' "Anonimo Ticinese", Cap. II° " Chiese coi loro Corpi Santi, entro le prime mura di Pavia" di Opicino de Canistris (38° ref.), con la nota: dove conservansi le reliquie de' SS. MM. Maurizo e compagni; dipende dal Monastero Fruttuariense. Priorato dei Frati neri" Dal Commentario dell'Anonimo Ticinese tradotto da P. Terenzio (1864). |
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