SANT'ANTONIO DI PADOVA Tratto da: Pavia - L. Marabelli 1997
Chiese di Pavia (sconsacrate, entro le vecchie mura)
I cappuccini, venuti in Pavia nell’anno 1537, fissarono prima la loro dimora nel convento di S. Marco in Monte Bertone ( chiesa senza tracce sita nell’area dell’attuale collegio Borromeo) e qui si fermarono sino all’anno 1555.
Nel contempo, a circa 30 passi dalla predetta chiesa di S. Marco, innalzarono un loro convento con annessa Chiesa dedicata a S. Antonio di Padova.
La Chiesa si trovava e si trova tuttora nell’interno degli orti Borromaici con ingresso da via Darsena e una pietra collocata sotto l’altare maggiore indica la probabile data della consacrazione e la dedicazione al Santo di Padova.
In questo luogo li trovò Mons. Peruzzi quando nel 1576 compì la sua Visita Apostolica.
Nel 1579 i cappuccini conglobarono pure un edificio che sorgeva nelle immediate vicinanze e che divenne una delle prime case di ricovero per incurabili. Tra il 1598-1600 i cappuccini chiesero alla Municipalità un altro luogo più sano in quanto il convento e la Chiesa si trovavano in posizione paludosa e quindi insalubre.
Tutto il complesso viene soppresso nel 1787 per riforma voluta da Giuseppe II.
La Chiesa viene poi ristrutturata a ricordo del Vescovo Pertusati e allo stesso Vescovo vengono dedicati parte degli orti limitrofi alla chiesa stessa.
Successivamente il Collegio Borromeo mostra interesse all’acquisizione di tutta l’area e dopo averne perfezionato la proprietà provvede alla ristrutturazione dell’edificio.
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ISTITUZIONI STORICHE ECCLESIASTICHE |
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Convento cappuccino maschile. Le prime attestazioni
documentarie del convento di Sant'Antonio di Padova in Pavia dell'Ordine dei
frati minori cappuccini risalgono al 1555; nel 1598 il convento viene
trasferito nella sede mantenuta sino alla soppressione.. (Guderzo 1995, p.
373). |
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