Piazza della Vittoria, 20  (angolo Via della Zecca)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Chiese sconsacrate in Pavia

SAN NICOLO' DELLA MONETA                                           Tratto da:  Pavia  - L. Marabelli

Chiese di Pavia (sconsacrate, entro le vecchie mura)

Chiesa di antichissima epoca, risulta già esistente nel 1330 da uno scritto in cui si leggeva "Ecclesia Sancti Nicolai in moneta".

Di carattere architettonico armonico con S. Maria Gualtieri, affacciata sullo stesso lato di Piazza Vittoria,veniva profanata nel 1789.

Successivamente parzialmente distrutta e modificata per utilizzo di private abitazioni, magazzini ed attività  commerciali.

 

 

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ISTITUZIONI STORICHE ECCLESIASTICHE

Tra le fonti edite di carattere generale, è citata nel 1250 nei documenti concernenti l'estimo pavese del secolo XIII; è menzionata tra le parrocchie di Porta Marencha nelle Rationes decimarum del 1322-1323; compare nei rogiti del cancelliere episcopale Albertolo Griffi degli anni 1370-1420; è ricordata negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis e successivamente nella visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576; in quello stesso anno si contavano tra i parrocchiani 200 anime da comunione; è elencata nel catasto teresiano degli anni 1751-1757.

Nel 1769 il clero risultava composto da quattro sacerdoti e tre chierici. Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Nicolò della Moneta possedeva fondi per 3 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 247.

In base al piano governativo di riduzione delle parrocchie nella città di Pavia, come definito dall'avviso 14 novembre 1788, la parrocchia di San Nicolò della Moneta fu soppressa e unita alla parrocchia della cattedrale.

Link risorsa:http://www.lombardiabeniculturali.it/

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La chiesa di S.Nicolò della moneta è elencata nell' "Anonimo Ticinese", Cap. II°  " Chiese coi loro Corpi Santi, entro le prime mura di Pavia" di Opicino de Canistris  (32° ref.)"

Dal Commentario dell'Anonimo Ticinese tradotto da P. Terenzio (1864). 

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