Via Defendente Sacchi

 

L'interno di S. Maria di Canepanova

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Chiese in Pavia

SANTA  MARIA  DI  CANEPANOVA                                      Tratto da:  guida di Pavia F. Fagnani

Chiese di Pavia (aperte al Culto, entro le vecchie mura)

Il Santuario di S. Maria Incoronata di Canepanova risale all’anno 1500 e deve la sua origine ad un affresco miracoloso della Vergine, che esisteva anticamente sulla facciata della casa della nobile famiglia dei Canepanova.

La costruzione del santuario fu ultimata solo con l’avvento dei Barnabiti (1557), durante il ‘600 si arrichì di numerose pitture, sculture e stucchi, che fanno di questa chiesa un vero e proprio museo d’arte del Seicento.

In seguito alle soppressioni del 1810 i Barnabiti furono costretti ad abbandonare il convento e il santuario.

L'antico collegio dei Barnabiti annesso alla chiesa era stato nel frattempo adibito a scuola, mentre la chiesa fu conservata come sussidiaria della parrocchiale di S. Francesco.

Il 6 dicembre del 1915 il luogo di culto fu affidato ai Frati Minori; essi, non potendo più occupare l’antico convento dei Barnabiti, presero dimora in alcuni locali adiacenti la chiesa.

Nacque perciò l'esigenza di una costruzione che fosse più idonea alla vita comunitaria. Su progetto dell'Arch. Carlo Morandotti venne allora iniziata nel 1935 la costruzione dell'attuale convento, che si protrasse fino al 1937.

Sin dal loro arrivo a Pavia i Frati si distinsero per la loro attenzione agli ultimi e ai poveri. Iniziarono così a distribuire quotidianamente dei pasti caldi a quanti ricorrevano alla porta del convento.

Nel corso degli anni l’attività caritativa è andata organizzandosi sempre meglio; attualmente alcuni locali del convento sono adibiti a "mensa del povero", che accoglie ogni giorno numerosi fratelli bisognosi.

Nel 1972 fu costituito all’interno del convento, per iniziativa di P. Costantino Ruggeri, uno Studio per la progettazione e la realizzazione di arte sacra con lo scopo di tradurre nelle molteplici manifestazioni artistiche (architettura, scultura, pittura) il linguaggio sacro che la liturgia post-conciliare proponeva.

Con la morte dell’artista francescano, lo studio artistico è stato trasferito e continua la sua attività sostenuta dalla Fondazione Frate Sole.

 

Nel 2007 è iniziato un lavoro di ristrutturazione e di ripensamento degli spazi del convento con il fine di adattarli alle nuove esigenze pastorali: una rinnovata presenza a servizio del santuario mariano e della pastorale giovanile ed universitaria.  

 

 

 
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ISTITUZIONI STORICHE

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