Il Castello Visconteo di Pavia fu iniziato nel 1360 sotto la guida del grande ingegnere Bernardo da Venezia. Era quadrato, con quattro torri e con un largo fossato che veniva riempito d'acqua derivata dal naviglio: una costruzione enorme per una cittа che faceva allora circa 20.000 abitanti. Le belle finestre sono ancora quelle dell'epoca, mentre la parte alta dei merli ghibellini è stata rifatta. Anche le torri e il corpo centrale sono stati coperti da un tetto per evitare le infiltrazioni d'acqua. La torre di sinistra è chiamata "della Biblioteca" perchè in essa vi lavorò Francesco Petrarca, ordinando e commentando i preziosi libri scritti a mano. La torre di destra è detta "delle Reliquie" perchè nella Cappella Ducale venivano conservate le reliquie dei Santi che molto spesso i Nobili in visita portavano ai Duchi. Nel 1527, Odetto de la Foix Visconte di Lutrec cala su Pavia e per vendicare la cattura del suo Re Francesco I (1525 - Battaglia di Pavia), mette in posizione le bombarde e distrugge i due torrioni settentrionali del castello, poi, dopo il sacco di Pavia durato undici giorni, se ne va. É in quell'occasione che ci venne anche svuotato il castello di tutti gli arredi e delle opere d'arte che conteneva.. Più tardi, la stessa sorte è toccata anche ai due lati del castello che si vedono chiaramente rifatti in diverso stile nel 1600 e nel 1700. Una delle torri abbattute era chiamata "degli specchi" perchè in essa le Dame in arrivo andavano a mettersi in ordine prima di essere ricevute dai Duchi. L'altra era "la lunga dimora", la prigione di Stato, ove ben 103 cittadini subirono la cosiddetta "quarantena", cioè quaranta giorni di tortura. Durante i 150 anni in cui il castello fu abitato dai Visconti e dagli Sforza, tutti i grandi Signori italiani e stranieri lo visitarono per andare a caccia nel bellissimo parco che si estendeva dal castello stesso fino alla Certosa. Nel 1495 Ludovico il Moro, appena divenuto Duca, chiamò a decorare le sale del Castello Leonardo da Vinci e il Bramante: Leonardo fece dipingere i saloni in color azzurro cielo e vi fece applicare delle stelle in oro zecchino; Bramante fece porre ai lati del ponte levatoio alcuni guerrieri con scimitarre e dei paggetti che avevano la funzione di ricevere gli ospiti. Nel 1600 e 1700 i saloni furono sbiancati per disinfettarli dalle frequenti epidemie di peste e colera e attualmente sono sede dei Musei del Risorgimento e gallico romano.
Siti internet dedicati al Castello di Pavia: |
|
Indagine tecnico-scientifica sull'ala est del Castello |
|
Alcune immagini del Castello di Pavia (tratte da Internet) Passeggiata virtuale nel porticato e nel loggiato del Castello di cagi46 |
|
ISTITUZIONI STORICHE |
|
- |
|
Link risorsa:http://www.lombardiabeniculturali.it/ |
|
LE VOSTRE PAGINE (Le Vostre testimonianze, fotografie, aneddoti, leggende, ecc. che ci avete inviato.) |
|
---|---|
Data: Gen. 2009 |
Inviato da: inserito dalla redazione |
IL CUNICOLO SOTTERRANEO SEGRETO DAL CASTELLO ALLA CERTOSA Si è sempre parlato di un passaggio sotterraneo che avrebbe unito il Castello di Pavia con La Certosa. La pubblicazione di una serie d’articoli sull'ipotetico cunicolo sulla “Provincia” fra dicembre 2003 e gennaio 2004 ridestò l’interesse all'argomento. Numerose persone si fecero avanti per raccontare personali esperienze o ricordare storie ormai quasi cancellate dal tempo. Riteniamo interessante inserire un collegamento per accedere al sito incui l’architetto Alberto Arecchi, sostiene di aver rintracciato, in foto satellitari trovate su Earth Google (programma specializzato del motore di ricerca) la prova della possibile presenza del manufatto nella zona tra San Genesio, Borgarello e la Certosa.
Luce sul Giallo dei Visconti - fonte : La porta del Tempo |
|
Data: |
Inviato da: |
-
|
CASTELLO VISCONTEO di PAVIA
Tratto da: Sito
LombardiaBeniCulturali
Pavia e dintorni - Castelli