La facciata del Castello sul lato est
Il merlato castello di Belgioioso Io si deve ai Visconti che Io fecero probabilmente costruire nel XIV secolo.
La vicenda storica legata al maniero ricorda che fu neI 1431 che Belgioioso venne infeudato dal duca Filippo Maria Visconti ai Barbiano; l’antico ceppo dei conti di Barbiano già vantava una salda tradizione storica (Dante stesso li aveva ricordati nel Purgatorio in un passo del canto XIV).
Della nobile famiglia l’esponente più celebre fu senz’ombra di dubbio Alberico il Grande, nato nell’Agro ravennate poco dopo il 1350.
Valente guerriero, partecipò con successo a molte imprese di spada al soldo dei Visconti.
La compagnia di Alberico prese il nome del santo che sconfisse il drago (San Giorgio).
Passarono gli anni e nel XVIII secolo il Castello dì Belgioioso si trovò in mano a Don Antonio, primo principe di Belgioioso, che amava circondarsi del fior fiore dell’”intellìghentia” lombarda del tempo (Pietro Verri, tra gli altri).
E al principe di Belgioioso che si debbono molteplici lavori di miglioramento dell’architettura fortificata: la ampliò e la fece in parte ricostruire, edificò il sontuoso cancello del parco e abbellì in più parti la struttura originaria.
Da quel tempo il castello ospitò pensatori, poeti e uomini illustri, tra i quali il Foscolo e il Panni.
Il castello di Belgioioso rivestì sempre buona fama di residenza accogliente e piacevole, spesso la nobiltà milanese e lombarda se ne serviva per celebrare fastosi ricevimenti e sontuose feste.
Tra gli ospiti illustri si annovera Francesco I di Francia, sconfitto reduce della battaglia di Pavia (1525), prigioniero degli spagnoli che gli consentirono qui una breve sosta prima di tradurlo alla fortezza di Pizzighettone, da dove sarebbe poi stato condotto in Spagna.
Il castello è il frutto di secolari rimaneggiamenti e aggiunte operate soprattutto a partire dal secolo XVIII.
La facciata meridionale, parte di quella settentrionale e la orientale hanno conservato i caratteri del fortilizio medievale; vi si riconoscono la merlatura ghibellina, parte del fossato e, sul lato verso la piazza del comune, il ponte levatoio.
Il lato ovest è stato trasformato in neoclassica villa signorile, ricca di stucchi, arazzi e sculture, lampadari e mobili d’epoca, alla quale è anteposto il parco, del quale sono famosi la monumentale fontana del Nettuno e la cancellata in ferro, retta da massicci pilastri alle cui sommità sono statue allegoriche.
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CASTELLO di BELGIOIOSO
Tratto da: La provincia di Pavia -
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