Il castello originale risale con probabilità a prima del Mille e originariamente presentava pianta a rombo praticamente regolare cinta da un profondo fossato su tre lati (ora notevolmente ridotto).
Molto probabilmente l'attuale complesso è formato sui resti di un più antico fortilizio altomedioevale.
L'ala castellana è formata da un corpo di fabbrica molto sviluppato in altezza, sulla cui facciata si aprono finestre ogivali. Sugli angoli si appoggiano robusti contrafforti con scarpatura assai accentuata.
In seguito a fatti bellici subì nei secoli manomissioni e rifacimenti e attualmente ospita al suo interno gli uffici comunali e le scuole.
Villanterio, l’antica Villa Lanteri, viene citato nel diploma del 1164 con il quale Federico I Barbarossa assegnò alla città imperiale di Pavia giurisdizione su ampie aree dell’Oltrepò e della Lomellina.
Il borgo apparteneva al Monastero pavese di San Pietro in Ciel d’Oro, e da questo venne ceduto nel 1260 ad una famiglia della piccola nobiltà locale nota come "I Capitani di Villanterio".
Passò in seguito agli Schiaffinati, ai Rizzi dal 1538, poi chiamati Vitali Rizzi nel XVIII secolo e infine, per eredità, ai nobili Meriggi di Villanterio.
La costruzione ha subito radicali rimaneggiamenti nel corso del 1800 e del castello viene conservata soltanto l'ala che è giunta a noi.
Negli ambienti interni si conservano resti di affreschi con ritratti e scene mitologiche.
L'alta torre al suo fianco è opera moderna e la poca parte restante del vecchio manufatto è in buone condizioni.
Sulla facciata è venuto ad appoggiarsi nel Settecento uno scalone monumentale. L'alta torre sul fianco è opera moderna.
Fonti:
www.mondimedievali.net/Castelli
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CASTELLO di VILLANTERIO
Tratto da: varie fonti in
internet
Pavia e dintorni - Castelli