In epoca medievale, Filighera partecipò alle lotte tra liberi comuni lombardi e fu sede di un'antica pieve della diocesi di Pavia, nota nel XII secolo come Felegaria e appartenente alla Campagna Sottana pavese.

Da un documento concernente una visita pastorale avvenuta nel 1460 risulta che la chiesa di Filighera era un'arcipretura con giurisdizione su Belgioioso, Torre de Negri, Spessa e Buttirago.

Nel 1475 Galeazzo Maria Visconti (1444-1476) infeudò agli Estensi di Ferrara queste terre che poi passarono per matrimonio nel 1757 ai principi Barbiano di Belgioioso.

È grazie a questi ultimi, feudatari dell'attiguo borgo prima, dal 1431 alla fine del 1400 e poi, continuativamente, dal 1536 ai giorni nostri, che entrando in paese dalla parte di Belgioioso, si passa sotto un arco costruito dall'arch. Simone Cantoni.

Questo arco (1787-1790) raccorda due potenti fortini in cotto, di pianta circolare e di più antica fattura, forse corpi avanzati di un fortilizio distrutto durante le lotte medievali ed è tipicamente barocco, a linea ellittica e frontespizio arcato su cui poggia la corona di principe sotto la quale c'era lo stemma del ramo primogenito Barbiano di Belgioioso d'Este, composto dell'arma inquartata di casa d'Este e dell'arma comitale dei Barbiano.

 

I quarti sono tuttora ben visibili, così loro manti (fondi) riprodotti su pietra (forse arenaria) secondo la grafica araldica dei metalli e colori: puntigliato per l'oro (1° e 4°), linee orizzontali per l'azzurro (2° e 3°). Sui quarti le figure o simboli in bronzo o in rame: nel 1° e 4° quarto l'aquila imperiale bicipite a volo spiegato, aureolata alle due teste, coronata da una corona imperiale e tenente con la zampa destra una spada sguainata e manicata e con la sinistra un globo; nel 2° e 3° quarto tre gigli disposti nell''ordine 2 e 1.

Su tutto in corrispondenza della graffa di ferro al centro, uno scudetto scaccato caricato di una croce sul lato destro; a sinistra un'aquila coronata, appunto l'arma comitale dei Barbiano conti di Cunio e di Barbiano in Romagna.

Nell'anno VIII repubblicano (1799-1800) la Repubblica Cisalpina faceva però atterrare e spianare tutti i simboli nobiliari del territorio tra cui quello dell'arco di Filighera, mentre nel maggio 1796 il nostro paese doveva subire persino il saccheggio, inflitto da Napoleone I a punizione della rivolta contro di lui.

 

Fonti:

www.comune.filighera.pv.it

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Link risorsa:http://www.lombardiabeniculturali.it/

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