CASTELLO DI VOGHERA
Tratto da: vedi sotto
Il castello di Voghera venne fatto innalzare da Azzone Visconti nel 1335, ma fu poi rafforzato e completato da Galeazzo II nel 1372.
Si tratta di uno dei più importanti castelli viscontei urbani della Padania, ricollegabile nel suo impianto difensivo originariamente connesso all'anello delle mura urbane, ai castelli di Novara, Vercelli, Abbiategrasso, Milano, Pavia e Cremona.
Il complesso si presenta però oggi fortemente compromesso per effetto delle mutilazioni e modifiche subite nei secoli scorsi; le quattro torri angolari sono state cimate e la torre posta nel mezzo dell'ala a nord (ossia quella verso la città) venne demolita dai Francesi nel 1647.
La stessa ala settentrionale venne trasformata in palazzo nel Settecento, mentre il fossato venne colmato alla fine dell'Ottocento.
Il castello ha inoltre subito pesanti manomissioni per l'utilizzo a carcere dall'epoca napoleonica fino ai giorni nostri.
Attualmente abbandonato e in disuso è in fase di restauro da parte della Soprintendenza: la parte finale, forse, di un lungo percorso iniziato nel 1926 e ripreso nel 1935 dall'ingegner Vittorio Paron di Voghera, che predispose un primo progetto di restauro che prevede l'utilizzo del castello come sede di istituzioni locali.
Il suo organismo architettonico è quello tipico con pianta quadrangolare e cortile interno circondato da portici con archi a sesto acuto (in questo caso però solo su tre lati essendo il lato occidentale costituito da una semplice murata) e con torri quadrate in corrispondenza dei quattro angoli.
Inoltre il fortilizio era caratterizzato dalla presenza di due alte torri intermedie anteposte ai corpi di fabbrica meridionale e settentrionale le quali, essendo il castello ubicato a sud della città, assolvevano alla funzione di ingresso dalla campagna (quella a sud) e dalla città (quella a nord) e come tali quindi erano munite di ponti levatoi sul fossato che circondava il castello.
La localizzazione del castello (che rappresenta senz'altro il più importante monumento di Voghera) all'incrocio tra due ampi viali alberati (quello di circonvallazione a sud e quello ad ovest sulla direttrice piazza del Duomo valle dello Stàffora) offre notevoli risorse sul piano urbanistico e le premesse per la sua apertura alla vita della città.
Anche gli spazi circostanti e la grande piazza a nord, oggi destinati a parcheggio, dovranno avere uno stretto legame con il restauro del castello
Fonti:
www.mondimedievali.net/Castelli
www.cialombardia.org/ciastradella/il_territorio.htm - http://www.comune.torricellaverzate.
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