CASTELLO di TORTOROLO
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Tortorolo fu in epoca medioevale comune autonomo. Il toponimo è citato nell'elenco delle terre del contado pavese del 1250 come Turturolum cum Barleta in contea Lumellina.
In Tortorolo, nel 1763 possedeva 'nobile castello' il conte Ludovico Beccaria Gambarana che fu feudatario del luogo. Il latifondo fu successivamente proprietà dei signori della Guazzora poi dei marchesi Negro di Genova (1814), da cui passò ai notabili signori Cavallini (1823) proprietari di tutto il territorio circostante.
È sempre stato borgo autosufficiente a circa 1800 metri da Mede.
Il Castello è una costruzione in mattoni, di non grandi dimensioni, a pianta quadrata, assai celebre in Provincia di Pavia, della cui architettura fortificata costituisce un eccellente esempio.
Una sua datazione , sulla scorta di caratteri stilistici può forse suscitare qualche perplessità, ma le sue cortine esterne, decorate nella parte superiore da un triplice motivo di mattoni disposti a dente di sega secondo il tipico stilema dei castelli trecenteschi dell'area pavese, permettono, con buona probabilità, una datazione riferibile al XIV secolo
Questo stile, infatti, in semplice, duplice, o
triplice fila, compare anche in parecchi castelli trecenteschi del nostro
territorio. Il rapporto insolito tra base ed altezza, fa presumere che abbia
subito un rialzo.
La torre merlata secondo l'uso ghibellino, che nobilita il complesso, si
eleva centralmente sul fronte maggiore in corrispondenza dell'ingresso. Essa
potrebbe essere stata sovralzata su un semplice avancorpo di ingresso,
normale in un castello trecentesco, ipotesi che le caratteristiche della
parte superiore della torre e la diversità di colore dei mattoni parrebbe
confermare.
Ma tali elementi non escludono necessariamente che la torre si elevasse già precedentemente sopra i corpi e che sia stata non tanto sovralzata, ma eventualmente solo restaurata in qualche ristrutturazione.
Questa torre a pianta quadrata, sovrasta i quattro corpi di fabbrica del castello con il suo stile slanciato, coronato dai lunghi beccatelli dell'apparato a sporgere, e sulla facciata spiccano ancora le sedi dei bolzoni del ponte levatoio che scavalca il fossato, in parte conservato, mentre il ponte levatoio è sostituito da uno fisso.
Il cortile interno è pure a pianta quadrata e possiede un grazioso triportico con archi rialzati. Il castello comunque, nonostante le varie trasformazioni ed aggiunte del 600 e del 700, ha mantenuto una ammirabile proporzionalità architettonica nel suo stile.
Lo stato di conservazione è soddisfacente.
Nell'area antistante il castello sono presenti 9 bagolari, nome italiano
della celtis australis, famiglia moracee, detta anche spaccasassi,
arcidiavolo, fragiracolo, loto. Alberi che possono raggiungere i 15/30 metri
di altezza, dal tronco grosso fino ad oltre un metro.
Fonti:
www.mondimedievali.net/Castelli
www.comune.mede.pv.it
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