Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 Silvano Pietra – Stemma

COMUNE DI SILVANO PIETRA

 

sec. XIV - 1743

Il toponimo si trova citato per la prima volta in un istrumento del 1129 con cui Bernardo Vescovo di Pavia donava al monastero di San Giovanni Domnarum beni in Silvano (Robolini).

Nel sec. XIV la comunità di Silvano viene infeudata dagli Sforza alla famiglia Beccaria alla quale resta fino al 1417 quando passa sotto la giurisdizione del conte di Carmagnola. Con privilegio del 6 dicembre 1430 ne viene investito Cristoforo Orsini e nel 1468, insieme a Corana, Silvano passa in proprietà alla famiglia Bottigella (Bono 1981).

Il primo settembre 1528 il duca Francesco Sforza Visconti concede al suo consigliere Brunorio Pietra il Borgo di Silvano in feudo onorifico con la totale potestà e giurisdizione su dazi, gabelle, imbottato, redditi, regalie notarili e giudiziali (ASC Silvano Pietra).

Il comune di Silvano nel sec. XVI era amministrato da un consiglio comunale formato dal consiglio ordinario e dal consiglio generale della comunità (ASC Silvano Pietra).
Silvano nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepo, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).

Silvano non aveva propri statuti e fino al 1743 gli amministratori facevano riferimento alle norme legislative contenute negli statuti della città di Pavia.
La comunità, come risulta da alcuni instrumenti di investitura contenuti nell’archivio comunale era proprietaria di terreni, case e di un mulino concesso annualmente in appalto a privati. Aveva diritto di Juspatronato sulla chiesa parrocchiale e il consiglio comunale ne eleggeva sia il parroco che il cappellano (ASC Silvano Pietra).

La comunità di Silvano aveva un proprio rappresentante delegato alla riunione della Congregazione Generale del Principato di Pavia convocata a Pieve del Cairo il primo marzo 1566.

 

1743 - 1797

Con il trattato di Worms del 1743 Silvano passò sotto il dominio di casa Savoia.

La comunità di Silvano è compresa nell’elenco delle terre e luoghi che hanno mandato un proprio rappresentante in Voghera alla riunione generale per l’elezione della congregazione dei possessori dei beni rurali nella parte del principato di Pavia detta Oltrepò nell’anno 1744 ed aveva un rappresentante eletto tra le comunità vocali (Convocato Oltrepò, 1744).

Con manifesto camerale del 9 novembre 1770 vengono stabiliti gli uffici di insinuazione, Silvano viene inserito nella tappa di Voghera (tappa insinuazione 1770).

Il 6 giugno 1775 viene approvato il regolamento per “le Amministrazioni de pubblici” ( Amministrazioni de pubblici 1775); il numero dei componenti del consiglio di Silvano da dodici venne ridotto a quattro, conformemente alle nuove normative, ed il sindaco divenne unico.

Nella compartimentazione del 15 settembre 1775 Silvano si trova inserito nel distretto di Voghera (editto 15 settembre 1775) nel manifesto senatorio del 29 agosto 1789 che stabilisce il riparto in tre cantoni della provincia di Voghera, Silvano come Silvano Pietra, viene inserito nel primo cantone di Voghera (riparto 1789).

1798 - 1814

Il prefetto del dipartimento di Marengo, in base alla legge del 28 piovoso anno VIII (febbraio 1800), nomina i maires e gli aggiunti della municipalità di Silvano e Bastida de Dossi con decreto del 23 fruttidoro anno IX (settembre 1801). Silvano e Bastida de Dossi viene inserito nel dipartimento di Marengo e nel circondario di Voghera (decreto Campana 1801).

Il primo pratile anno X (maggio 1802) il prefetto del dipartimento di Marengo decreta la nomina dei consiglieri municipali in numero di 10 i quali dovranno restare in carica per tre anni (decreto Campana 1802).

Silvano nel riparto delle azioni dell’ex commenda di Lucedio (17 pratile anno IX) tra i privati del dipartimento di Marengo è inserito nel circondario di Voghera (decreto Brayda 1801).

Nel 1805 in funzione del rimaneggiamento dell’amministrazione ligure – piemontese voluta da Napoleone Bonaparte, Silvano con decreto del 13 giugno 1805 viene aggregata al dipartimento di Genova circondario di Voghera (decreto 1805, ASC Casei Gerola). 

1815 - 1859

L’amministrazione provvisoria della città e provincia di Voghera (manifesto 27 aprile 1814) ripristinava nei comuni l’antico regime con l’ordine di osservanza del regolamento amministrativo del 1775.
In base al regio editto del 7 ottobre 1814 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature, Silvano diveniva provvisoriamente capoluogo di mandamento appartenente alla provincia di Voghera (regio editto 1814, ASCVo).

In base al regio editto del 27 ottobre 1815 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature e cantoni per le assise, Silvano veniva definitivamente inserito nel mandamento di Casei appartenente al terzo cantone della provincia di Voghera ( regio editto 1815, ASCVo ), sede di intendenza e prefettura e appartenente alla divisione di Alessandria. Dipendeva dal senato di Casale, l’ufficio dell’insinuazione aveva sede inVoghera e quello postale in Casei Gerola.

Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra ferma” la comunità di Silvano Pietra viene inserita nel quinto mandamento di Casei, provincia di Voghera, divisione di Alessandria (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).

Nel 1859 Silvano con una popolazione di 1139 abitanti entra a far parte della provincia di Pavia, e viene inserito nel X mandamento di Casei Gerola del circondario di Voghera (decreto 1859).

 

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Silvano Pietra con 1.139 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento X di Casei – Gerola, circondario IV di Voghera, provincia di Pavia.

Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.119 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 1.274 (Censimento 1871); abitanti 1.260 (Censimento 1881); abitanti 1.291 (Censimento 1901);
abitanti 1.325 (Censimento 1911); abitanti 1.171 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Voghera della provincia di Pavia. In seguito alla riforma
dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà.

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.073 (Censimento 1931); abitanti 979 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Silvano Pietra veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Popolazione residente nel comune: abitanti 974 (Censimento 1951), abitanti 901 (Censimento 1961); abitanti 751 (Censimento 1971).

Nel 1971 il comune di Silvano Pietra aveva una superficie di ettari 1.383.