COMUNE DI MONTÙ DE' GABBI
sec. XIV - 1743
Il toponimo forse come Mons Acutus cum Curia, si trova per la prima volta
citato nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 (Soriga 1913).
”Monsaccutus” è inserito nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum”
del 1452 come appartenente all’Ultra Padum (Statuta stratarum).
Come Monteacuto di Gabbi compare nell’elenco delle dichiarazioni del
focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla
Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario (Focatico Oltrepò e
Siccomario, 1537).
Montù de Gabbi nel 1634 è inserito nell’elenco delle terre del principato di
Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).
1743 - 1797
Con il trattato di Worms del 1743 Montù de Gabbi passò sotto il dominio di casa Savoia.
La comunità di Montù de Gabbi è compresa nell’elenco delle terre e luoghi
che hanno mandato un proprio rappresentante in Voghera alla riunione
generale per l’elezione della congregazione dei possessori dei beni rurali
nella parte del principato di Pavia detta Oltrepò nell’anno 1744 (Convocato
Oltrepò, 1744).
Con manifesto camerale del 9 novembre 1770 vengono stabiliti gli uffici di
insinuazione, Montù de Gabbi viene inserito nella tappa di Broni (tappa
insinuazione 1770).
Il 6 giugno 1775 viene approvato il regolamento per “le Amministrazioni de
pubblici” ( Amministrazioni de pubblici 1775); pur non avendo reperita
specifica documentazione relativa all’ordinamento comunale, si può
ipotizzare che Montù de Gabbi fosse amministrato da un sindaco e quattro
consiglieri componenti il consiglio ordinario.
Nella compartimentazione del 15 settembre 1775 Montù de Gabbi si trova
inserito nel distretto di Voghera (editto 15 settembre 1775) con annesse le
comunità di Biria, Canneto e Vigalone; nel manifesto senatorio del 29 agosto
1789 che stabilisce il riparto in tre cantoni della provincia di Voghera,
Montù de Gabbi con annesse Montebruciato, Casina Bassa, Casa Bassini e le
comunità di Canneto, Biria e Vigalone, viene inserito nel terzo cantone di
Broni (riparto 1789).
Nasce CANNETO PAVESE.
1798 - 1814
Il prefetto del dipartimento di
Marengo, in base alla legge del 28 piovoso anno VIII (febbraio 1800), nomina
i maires e gli aggiunti della municipalità di Montù de Gabbi con decreto del
23 fruttidoro anno IX (settembre 1801). Montù de Gabbi viene inserito nel
dipartimento di Marengo e nel circondario di Voghera (decreto Campana 1801).
Il primo pratile anno X (maggio 1802) il prefetto del dipartimento di
Marengo decreta la nomina dei consiglieri municipali in numero di 10 i quali
dovranno restare in carica per tre anni (decreto Campana 1802).
Montù de Gabbi nel riparto delle azioni dell’ex commenda di Lucedio (17
pratile anno IX) tra i privati del dipartimento di Marengo è inserita nel
circondario di Broni (decreto Brayda 1801).
Nel 1805 in funzione del rimaneggiamento dell’amministrazione ligure –
piemontese voluta da Napoleone Bonaparte, Montù de Gabbi con decreto del 13
giugno 1805 viene aggregata al dipartimento di Genova circondario di Voghera
(decreto 1805, ASC Casei Gerola).
1815 - 1859
L’amministrazione provvisoria della città e provincia di Voghera (manifesto 27
aprile 1814) ripristinava nei comuni l’antico regime con l’ordine di
osservanza del regolamento amministrativo del 1775.
In base al regio editto del 7 ottobre 1814 per il nuovo stabilimento delle
province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in
mandamenti di giudicature, Montù de Gabbi veniva provvisoriamente inserito
nel mandamento di Broni appartenente alla provincia di Voghera (regio editto
1814, ASCVo).
In base al regio editto del 27 ottobre 1815 per il nuovo stabilimento delle
province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in
mandamenti di giudicature e cantoni per le assise, Montù de Gabbi veniva
definitivamente inserito nel mandamento di Broni appartenente al secondo
cantone della provincia di Voghera ( regio editto 1815, ASCVo), sede di
intendenza e prefettura e appartenente alla divisione di Alessandria.
Dipendeva dal senato di Casale, l’ufficio dell’insinuazione e quello postale
avevano sede in Broni.
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova
circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra ferma” la
comunità di Montù de Gabbi viene inserita nel terzo mandamento di Broni,
provincia di Voghera, divisione di Alessandria (regio editto 1818, ASC Casei
Gerola).
Vengono aggregate a Montù de Gabbi le frazioni: Monteveneroso, Colombarone,
Croce del Prestino, Caneto, Carrè, Casa Bassa, Casa de Pavarani, Caccialupo,
Vigalone, Beria, Chiesa, Vergombara, Casa de Barzini, Casa de Guidotti e
Roncole. La popolazione è di 1983 abitanti (Casalis 1843).
Nel 1859 Montù de Gabbi con una popolazione di 2371 abitanti entra a far
parte della provincia di Pavia, e viene inserito nel II mandamento di Broni
del circondario di Voghera (decreto 1859).
1859 - 1971
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Canneto Pavese con 2.371 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Broni, circondario IV di Voghera, provincia di Pavia.
Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 2.525 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministartiva 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 2.767 (Censimento 1871); abitanti 2.890 (Censimento 1881).
Sino al 1885 il comune mantenne la denominazione di Montù de’ Gabbi e successivamente a tale data assunse la denominazione di Canneto Pavese (R.D. 20 dicembre 1885, n. 3603).
Popolazione residente nel comune: abitanti
3.014 (Censimento 1901); abitanti 2.345 (Censimento 1911); abitanti 2.391
(Censimento 1921).
Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Voghera della
provincia di Pavia.
In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il
comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune:
abitanti 2.229 (Censimento 1931), abitanti 2.179 (Censimento 1936). In
seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune
di Canneto Pavese veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un
consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.051 (Censimento
1951); abitanti 1.880 (Censimento 1961); abitanti 1.683 (Censimento 1971).
Nel 1971 il comune di Canneto Pavese aveva una superficie di ettari 581.