Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

Montesegale – Stemma

COMUNE DI MONTESEGALE

 

sec. XIV - 1743

Il toponimo si trova per la prima volta citato nella vendita fatta dal diacono Gerardo ad Ugo marchese d’Este nel 1029. Nel 1157 risulta giurisdizione del Vescovo di Tortona, a cui fu confermato da papa Adriano IV e papa Alessandro III nel 1162 (Legè).

L’Imperatore Federico I tolse Montesegale al vescovo di Tortona e con privilegio dell’8 agosto 1164 lo assegnò alla città di Pavia che lo infeudò ai conti di Gambarana ramo discendente dai conti Palatini di Lomello (diploma Federico I). Risulta però che il feudo era posseduto in comune dal Vescovo e dai Gambarana i quali ricevevano l’investitura sia dall’autorità civile che da quella ecclesiastica (Robolini 1828).
Montesicalis è incluso nell’elenco delle terre del contado pavese del 1250 come appartenente all’Oltrepò (Soriga 1913).
Nel sec. XV in Montesegale erano presenti più notai i quali rogavano anche fuori dal territorio comunale.
Come Monssicalis è inserito nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum” del 1452 come appartenente all’Ultra Padum (Statuta stratarum).
Privilegio degli abitanti di Montesegale era il portare a macinare i grani a Cecima senza pagare il pedaggio alla famiglia Malaspina, la quale nel 1582, tentò di togliere il privilegio inviando una supplica al Magistrato Camerale ricevendone però, risposta negativa.

Montesegale compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario.

Erano giurisdizione di Montesegale le terre di Zucarello, Gaminera, Langussano, Bregni, Susella, “Sam Pollo”, “Pozo Armano”, Sangugnano e Mezenasco (Focatico Oltrepò e Siccomario, 1537).
Montesegale nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).
Nel 1537 la popolazione di Montesegale contava 63 fuochi e nel 1645 la parrocchia contava 60 fuochi e 300 anime.

 

1743 - 1797

Con il trattato di Worms del 1743 Montesegale passò sotto il dominio di casa Savoia.

La comunità di Montesegale è compresa nell’elenco delle terre e luoghi che hanno mandato un proprio rappresentante in Voghera alla riunione generale per l’elezione della congregazione dei possessori dei beni rurali nella parte del principato di Pavia detta Oltrepò nell’anno 1744 (Convocato Oltrepò, 1744).

Con manifesto camerale del 9 novembre 1770 vengono stabiliti gli uffici di insinuazione, Montesegale viene inserito nella tappa di Voghera (tappa insinuazione 1770).
Il 6 giugno 1775 viene approvato il regolamento per “le Amministrazioni de pubblici” ( Amministrazioni de pubblici 1775); pur non avendo reperita specifica documentazione relativa all’ordinamento comunale, si può ipotizzare che Montesegale fosse amministrata da un sindaco e quattro consiglieri componenti il consiglio ordinario.

Nella compartimentazione del 15 settembre 1775 Montesegale con Castagnolo si trova inserito nel distretto di Voghera (editto 15 settembre 1775) nel manifesto senatorio del 29 agosto 1789 che stabilisce il riparto in tre cantoni della provincia di Voghera, Montesegale, viene inserito nel primo cantone di Voghera (riparto 1789).

1798 - 1814

Il prefetto del dipartimento di Marengo, in base alla legge del 28 piovoso anno VIII (febbraio 1800), nomina i maires e gli aggiunti della municipalità di Montesegale con decreto del 23 fruttidoro anno IX (settembre 1801). Montesegale viene inserito nel dipartimento di Marengo e nel circondario di Bobbio (decreto Campana 1801).

Il primo pratile anno X (maggio 1802) il prefetto del dipartimento di Marengo decreta la nomina dei consiglieri municipali in numero di 10 i quali dovranno restare in carica per tre anni (decreto Campana 1802).
Montesegale nel riparto delle azioni dell’ex commenda di Lucedio (17 pratile anno IX) tra i privati del dipartimento di Marengo è inserita nel circondario di Bobbio (decreto Brayda).

Nel 1805 in funzione del rimaneggiamento dell’amministrazione ligure – piemontese voluta da Napoleone Bonaparte, Montesegale con decreto del 13 giugno 1805 viene aggregato al dipartimento di Genova circondario di Voghera (decreto 1805, ASC Casei Gerola).

 

1815 - 1859

L’amministrazione provvisoria della città e provincia di Voghera (manifesto 27 aprile 1814) ripristinava nei comuni l’antico regime con l’ordine di osservanza del regolamento amministrativo del 1775.
In base al regio editto del 7 ottobre 1814 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature, Montesegale veniva provvisoriamente inserito nel mandamento di Godiasco appartenente alla provincia di Voghera (regio editto 1814, ASCVo).

In base al regio editto del 27 ottobre 1815 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature e cantoni per le assise, Montesegale veniva definitivamente inserito nel mandamento di Godiasco appartenente al primo cantone della provincia di Voghera ( regio editto 1815, ASCVo), sede di intendenza e prefettura e appartenente alla divisione di Alessandria. Dipendeva dal senato di Casale, l’ufficio dell’insinuazione aveva sede in Voghera e quello postale in Godiasco.

Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra ferma” la comunità di Montesegale viene inserita nel settimo mandamento di Godiasco, provincia di Voghera, divisione di Alessandria (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).

Vengono aggregate a Montesegale le frazioni: San Damiano, Bregni, Frascate, Camulino, Montesasso, Zuccarello, Cà del Biotto, Poggio Raione, Languzzano, Molino, Poggiolo, Cencerate, Valbottè, Castignoli, Spalla, Sanguignano, Montà, Susella, San Paolo, Bussolini, Poggio Almano, Masenasco, San Gervasio e Ghiara.

La popolazione conta 933 abitanti (Casalis 1843).

Nel 1859 Montesegale con una popolazione di 981 abitanti entra a far parte della provincia di Pavia, e viene inserito nel XI mandamento di Godiasco del circondario di Voghera (decreto 23 ottobre 1859).

 

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriala stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Montesegale con 981 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento XI di Godiasco, circondario IV di Voghera, provincia di Pavia.

Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.027 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.100 (Censimento 1871); abitanti 1.067 (Censimento 1881); abitanti 1.107 (Censimento 1901).

Nel 1905 dal comune di Montesegale venne staccata la frazione di Susella, aggregata al comune di Rocca Susella

Popolazione residente nel comune: abitanti 918 (Censimento 1911); abitanti 944 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Voghera della provincia di Pavia.

In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 907 (Censimento 1931); abitanti 903 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Montesegale veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Popolazione residente nel comune: abitanti 803 (Censimento 1951); abitanti 620 (Censimento 1961); abitanti 489 (Censimento 1971).

Nel 1971 il comune di Montesegale aveva una superficie di ettari 1.483.