Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 Corana – Stemma

COMUNE DI CORANA

 

sec. XIV - 1743

Il toponimo si trova citato per la prima volta nell’anno 894 quando l’imperatore Lamberto dona la corte di Corana con annessi poderi colti ed incolti, servi, serve, ecc. alla madre Geltrude. Corana era compresa nella circoscrizione delle contee stabilite da Carlo Magno nell’anno 776 ed apparteneva alla giurisdizione di Tortona. Nel 937 la corte di Corana passa ad Adelaide la quale nel 969 la dona al monastero di San Salvatore di Pavia (ASMi fondo di religione, parte antica, cart.222). Nel 1145 papa Eugenio III con una sua bolla ne confermava la giurisdizione feudale.

Altri enti proprietari di parte del territorio di Corana erano il monastero di San Pietro in Ciel d’Oro, la mensa vescovile di Pavia e il monastero di Sant’Agata. Nel 1203 gli uomini di Corana giuravano fedeltà all’abate del monastero di San Salvatore di Pavia, il quale aveva potere di nomina del podestà, giudice di prima istanza; le controversie tra comuni vicini per confini, erano demandate al giudice della città di Pavia. Il comune era amministrato da un sindaco e tre consoli che formavano il consiglio di credenza (Piccinini) .

Nel 1240 l’abate comandava agli uomini di Corana di difendere tutti i beni, prati e boschi della corte, essendo a ciò tenuti per titolo di fedeltà.
Come Coyrana è inserita nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 (Soriga 1913)
Il 27 novembre 1270 veniva sottoscritto l’instrumento di suddivisione di Corana in due amministrazioni autonome: Corana del Comune giurisdizione del monastero di San Salvatore di Pavia e Corana della Mensa giurisdizione della mensa arcivescovile di Milano; il comune si ricompose in unica unità amministrativa nel 1802.
”Corrana” è citata nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum” del 1452 come appartenente all’Ultra Padum (Statuta stratarum).

Nel 1478 il monastero di San Salvatore concede molti dei beni in feudo alla famiglia Bottigella e nel 1640 ne concede tutti i diritti feudali. Nel 1690 alla morte di Giovanni Bottigella il monastero ritirò il feudo di Corana e Campone.
Corana compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario (Focatico Oltrepò e Siccomario, 1537).
Corana del Comune nel 1634 è inserita come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).

 

1743 - 1797

Con il trattato di Worms del 1743 Corana passò sotto il dominio di casa Savoia.

La comunità di Corana è compresa nell’elenco delle terre e luoghi che hanno mandato un proprio rappresentante in Voghera alla riunione generale per l’elezione della congregazione dei possessori dei beni rurali nella parte del principato di Pavia detta Oltrepò nell’anno 1744 (Convocato Oltrepò, 1744).

Con manifesto camerale del 9 novembre 1770 vengono stabiliti gli uffici di insinuazione, Corana viene inserita nella tappa di Voghera (tappa insinuazione 1770).
Il 6 giugno 1775 viene approvato il regolamento per “le Amministrazioni de pubblici” ( Amministrazioni de pubblici 1775); pur non avendo reperita specifica documentazione relativa all’ordinamento comunale, si può ipotizzare che Corana fosse amministrata da un sindaco e quattro consiglieri componenti il consiglio ordinario.

Nella compartimentazione del 15 settembre 1775 Corana si trova inserita nel distretto di Voghera (editto 15 settembre 1775) nel manifesto senatorio del 29 agosto 1789 che stabilisce il riparto in tre cantoni della provincia di Voghera, Corana viene inserita nel primo cantone di Voghera (riparto 1789).

1798 - 1814

Il prefetto del dipartimento di Marengo, in base alla legge del 28 piovoso anno VIII (febbraio 1800), nomina i maires e gli aggiunti della municipalità di Corana Campone con Corana Comune e Corana Mensa con decreto del 23 fruttidoro anno IX (settembre 1801). Corana viene inserita nel dipartimento di Marengo e nel circondario di Voghera (decreto Campana 1801).
Il primo pratile anno X (maggio 1802) il prefetto del dipartimento di Marengo decreta la nomina dei consiglieri municipali in numero di 10 i quali dovranno restare in carica per tre anni (decreto Campana 1802).

Corana nel riparto delle azioni dell’ex commenda di Lucedio (17 pratile anno IX) tra i privati del dipartimento di Marengo è inserita nel circondario di Voghera (decreto Brayda 1801).
Nel 1805 in funzione del rimaneggiamento dell’amministrazione ligure – piemontese voluta da Napoleone Bonaparte, Corana del Comune con decreto del 13 giugno 1805 viene aggregato al dipartimento di Genova circondario di Voghera (decreto 1805, ASC Casei 

1815 - 1859

L’amministrazione provvisoria della città e provincia di Voghera (manifesto 27 aprile 1814) ripristinava nei comuni l’antico regime con l’ordine di osservanza del regolamento amministrativo del 1775.
In base al regio editto del 7 ottobre 1814 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature, Corana veniva provvisoriamente inserita nel mandamento di Silvano appartenente alla provincia di Voghera (regio editto 1814, ASCVo).
Con il regio editto del 27 ottobre 1815 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature e cantoni per le assise, Corana veniva definitivamente inserita nel mandamento di Casei appartenente al terzo cantone della provincia di Voghera ( regio editto 1815, ASCVo), sede di intendenza e prefettura e appartenente alla divisione di Alessandria. Dipendeva dal senato di Casale, l’ufficio dell’insinuazione aveva sede in Voghera e quello postale in Casei.
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra ferma” la comunità di Corana viene inserita nel quinto mandamento di Casei, provincia di Voghera, divisione di Alessandria (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).
La popolazione di Corana contava circa 1565 abitanti (Casalis 1836).

Nel 1859 Corana con una popolazione di 1574 abitanti entra a far parte della provincia di Pavia, e viene inserita nel X mandamento di Casei Gerola del circondario di Voghera (decreto 1859).

 

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Corana con 1.574 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento X di Casei – Gerola, circondario IV di Voghera, provincia di Pavia.
Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.498 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).

Nel 1868 dal comune di Corana venne staccata la frazione di Cascinotto Mensa, aggregata al comune di Pieve Albignola (R.D. 15 novembre 1868, n. 4758).

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.294 (Censimento 1871); abitanti 1.455 (Censimento 1881); abitanti 1.767 (Censimento 1901), abitanti 2.016 (Censimento 1911);
abitanti 2.002 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Voghera della provincia di Pavia. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà.
Popolazione residente nel comune: abitanti 1.712 (Censimento 1931).

Nel 1932 al comune di Corana venne aggregata una zona di territorio, staccata dal comune di Silvano Pietra.

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.583 (Censimento 1936). In seguito alla riforma
dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Corana veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.428 (Censimento 1951); abitanti 1.308 (Censimento 1961); abitanti 1.088 (Censimento 1971).

Nel 1971 il comune di Corana aveva una superficie di ettari 1.304.