Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 

COMUNE DI ARENA PO

 

sec. XII - 1743

Il toponimo si trova citato per la prima volta in un atto notarile del 3 febbraio 977 dove l’abate di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia ( Cavagna Sangiuliani) permutava beni in Arena. Nel 984 Arena era pieve, come risulta dal documento di permuta di un campo fatto dal vescovo di Piacenza Sigulfo (Goggi 1973). È provata la presenza di un insediamento arimannico da un atto del 16 novembre 1147 in cui tra le coerenze di un appezzamento viene citata la terra arimannorum; si può ipotizzare, non essendo documentata la presenza di podestà signorile che gli homines del castrum di Arena formassero una comunità di liberi legati al potere sovrano da un rapporto speciale (Storti 1972).
Arena già dall’età romana faceva parte dell’agro piacentino e nel 1145 gli homines di Arena consegnarono il loro castello alla città di Piacenza alla quale giurarono fedeltà (Locati 1564). Con diploma dell’8 agosto 1164 Federico I assegnava Arena alla città di Pavia. Nel 1188, successivamente ad una disputa insorta per la determinazione dei confini territoriali tra le città di Piacenza e Pavia, il podestà di Pavia nominò una commissione incaricata della misurazione di Arena.
In un atto del 21 maggio 1246 si trova citato il sindaco di Arena, si può quindi dare per certa l’esistenza di una struttura amministrativa comunale con consoli eletti dall’assemblea degli uomini del luogo (Storti 1972).
L’8 novembre 1290 la comunità di Arena vendeva a Manfredino Beccaria ogni suo diritto sulle terre compresa la podestaria e giurisdizione ( ASMi comuni, cart. 4 Arena Po).
Successivamente incamerato, il feudo, in data 14 marzo 1441 veniva da Filippo Maria Visconti infeudato come signoria ad Antonio San Severino detto Zerpelloni. Dalla visita pastorale del 1460 (A V di Pavia) Arena contava più di cento fuochi.

Dal 1468 si ha notizia della presenza in Arena di un commissario a cui erano delegate funzioni politiche e di un podestà dedito all’esercizio del potere giudiziario di nomina ducale entrambi stipendiati dal comune (Storti 1972).
Arena è inserita nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum” del 1452 come appartenente all’ Ultra Padum (Statuta stratarum).
Nel fondo Principato di Pavia Congregazione rurale Oltrepò e Siccomario è conservata in data 1531 una propallazione di beni censiti nel territorio di Arena sottoscritta dal console (ASCVo cart. 24). Arena compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario, tra i dichiaranti sono elencati il console, il camparo del Po e il camparo dei boschi, il messo del comune, il daziario e il portinaro (Focatico Oltrepò e Siccomario, 1537).
Ad Arena era localizzato un porto, tra i più importanti del ducato di Milano, alla sua gestione era preposto un portinaro dipendente dalla cancelleria ducale e dal capitano del naviglio di Pavia, stipendiato dal comune (Storti 1972).
Dal 1602 al 1700 Arena risulta infeudata alla casa Speciani ( Bollea 1909).
Arena nel 1634 è inserita come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634). 

 

1743 - 1797

Con il trattato di Worms del 1743 Arena passò sotto il dominio di casa Savoia. In Voghera , capitale della provincia, avevano sede i regi uffici e magistrati.

La comunità di Arena è compresa nell’elenco delle terre e luoghi che hanno mandato un proprio rappresentante in Voghera alla riunione generale per l’elezione della congregazione dei possessori dei beni rurali nella parte del principato di Pavia detta Oltrepò nell’anno 1744 (Convocato Oltrepò, 1744).
Con manifesto camerale del 9 novembre 1770 vengono stabiliti gli uffici di insinuazione, Arena con Comun Mandelli viene inserita nella tappa di Broni (tappa insinuazione 1770).

Il 6 giugno 1775 viene approvato il regolamento per “le Amministrazioni de pubblici” ( Amministrazioni de pubblici 1775); Arena era amministrata da un sindaco e quattro consiglieri, eletti tra i maggiori estimati, componenti il consiglio ordinario.
Nella compartimentazione del 15 settembre 1775 Arena si trova inserita nel distretto di Voghera (editto 15 settembre 1775). Con manifesto senatorio del 29 agosto 1789 si stabilisce il riparto in tre cantoni della provincia di Voghera, Arena viene inserita nel cantone di Broni con aggregate Lipardino, Monteacuto, Colombarolo, Pavesa, Cardazzo, Cardazzino, Comun Mandelli e Fontana Santa (riparto 1789).

Nel 1752 la parrocchia contava 1208 abitanti. Nel 1789 erano presenti 359 famiglie (Goggi 1973).

1798 - 1814

Il prefetto del dipartimento di Marengo, in base alla legge del 28 piovoso anno VIII (febbraio 1800), nomina i maires e gli aggiunti della municipalità di Arena con Parpanese con decreto del 23 fruttidoro anno IX (settembre 1801). Arena viene inserita nel dipartimento di Marengo e nel circondario di Voghera (decreto Campana 1801).
Il primo pratile anno X (maggio 1802) il prefetto del dipartimento di Marengo decreta la nomina dei consiglieri municipali in numero di 20 i quali dovranno restare in carica per tre anni (decreto campana 1802).
Arena, nel riparto delle azioni sull’ex commenda di Lucedio (17 pratile anno IX) tra i privati cittadini abitanti nel dipartimento di Marengo risulta inserita nel circondario di Broni (decreto Brayda 1802).
Nel 1805 in funzione del rimaneggiamento dell’amministrazione ligure – piemontese voluta da Napoleone Bonaparte, Arena con decreto del 13 giugno 1805 viene aggregata al dipartimento di Genova circondario di Voghera (decreto 1805). 

1815 - 1859

In base al regio editto del 27 ottobre 1815 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature e cantoni per le assise, Arena veniva definitivamente inserita nel mandamento di Stradella appartenente alla provincia di Voghera ( regio editto 1815, ASCVo ), sede di intendenza e alla divisione di Alessandria. Dipendeva dal senato del Piemonte e l’ufficio dell’insinuazione e postale avevano sede in Broni (Casalis 1832).
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra ferma” la comunità di Arena viene inserita nel mandamento di Stradella, provincia di Voghera, divisione di Alessandria (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).

Vengono aggregate ad Arena le frazioni: Chiusa, Frega, Rivalta, Gerolo, Torrette inferiore e superiore, Chiusa, Vergombera, Costabella, Caderatti, Molino, Piantà, Pavesa, Ghelfa, Luerta, Novo, Campogrande, Vaga, Ripaldina superiore e inferiore, Monteacuto, Colombarolo, Coclere inferiore e superiore, Gatterra, Pradellina, Sabbioni, Fontanone e Rile.

Sono presenti due porti di attraversamento del fiume Po, uno ad Arena e uno a Parpanese.
La popolazione era di 2980 abitanti (Casalis 1832).

Nel 1859 Arena con una popolazione di 3.426 abitanti entra a far parte della provincia di Pavia, viene inserita nel circondario di Voghera e nel IV mandamento di Stradella.

L’amministrazione provvisoria della città e provincia di Voghera (manifesto 27 aprile 1814) ripristinava nei comuni l’antico regime con l’ordine di osservanza del regolamento amministrativo del 1775.
In base al regio editto del 7 ottobre 1814 per il nuovo stabilimento delle province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in mandamenti di giudicature, Arena veniva provvisoriamente inserita nel mandamento di Stradella appartenente alla provincia di Voghera (regio editto 1814, ASCVo).

 

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Arena Po con 3.426 abitanti, retto da un consiglio di venti membri e da una giunta di quattro membri, fu incluso nel mandamento IV di Stradella, circondario IV di Voghera, provincia di Pavia. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 3.624 abitanti (Censimento 1861).

Sino al 1863 il comune mantenne la denominazione di Arena e successivamente a tale data assunse la denominazione di Arena Po (R.D. 26 Luglio 1863, n. 1425).

In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 3.673 (Censimento 1871); abitanti 3.587 (Censimento 1881); abitanti 3.646 (Censimento 1901); abitanti 3.486 (Censimento 1911); abitanti 3.221 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Voghera della provincia di Pavia. In seguito alla riforma

dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà.
Popolazione residente nel comune: abitanti 3.055 (Censimento 1931); abitanti 2.919 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Arena Po veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.
Popolazione residente nel comune: abitanti 2.606 (Censimento 1951); abitanti 2.230 (Censimento 1961); abitanti 1.922 (Censimento 1971).

Nel 1971 il comune di Arena Po aveva una superficie di ettari 2.227.