Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 Sant'Angelo Lomellina – Stemma

 

COMUNE DI SANT'ANGELO LOMELLINA

 

sec. XIV - 1707

Il borgo, già esistente nel medioevo, fu governato da un ramo dei conti palatini (Bergamo 1995).

Nell’Elenco dei pagamenti di tasse di fodro e di giogatico, si trova “Secundum breue de Lomellina, Jn Sancto Angelo (…)”, (Bollea 1909).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come S. Angelus in contea Lumellina (Soriga 1913).

Nel XV secolo appartenne alla famiglia Beccaria in concessione dei Visconti, e poi passerà agli Sforza.
Porta la data del 28 gennaio 1450 un manoscritto che conferma i privilegi e le franchigie del paese (Fontana 1907).
Nel 1460 la comunità contava circa 100 case (Bergamo 1995).

Sant’Angelo partecipa alla congregazione del principato di Pavia tenutasi a Pieve del Cairo nel 1566 in cui vengono definiti e distribuiti gli organi del potere esecutivo (Porqueddu 1980).
Una nuova congregazione si svolgerà a Pavia tra il 4 e il 6 gennaio 1567, sono presenti tutte le 20 comunità già precedentemente riunitesi, compreso Sant’Angelo, che hanno diritto di voto. (Porqueddu 1980).

Nel 1620 Sant’Angelo entra a far parte di una delegazione di 24 enti che delineano quelli che sono stati definiti “Statuti Lomellini” (Zucchi 1904).

Il comune è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).

 

1707 - 1797

Nella relazione del 1 novembre 1707 dell’intendente generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di Savoia Sant’Angelo conta 400 anime, e il feudatario è il marchese Gallarati, abitante in Milano (ASTo, Paesi di nuovo acquisto).

Fra le terre considerate vocali per metà risulta anche Sant’Angelo, le terre vocali si riunivano in una congregazione per risolvere i problemi della provincia (Malagugini 1911).
ll comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 1723, fa parte della provincia Lomellina e dipende dalla prefettura di Mortara (regolamento delle provincie 1723).

Nello stabilimento delle province del 3 settembre 1749 viene confermata l’appartenenza di Sant’Angelo alla provincia Lomellina (stabilimento delle provincie 1749),
Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che il comune è incluso nel primo cantone della Lomellina (manifesto senatorio 1750).

In seguito al nuovo censimento delle province del 15 settembre 1775 Sant’Angelo è confermato, ancora, alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).

 

1798 - 1814

Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Robbio è capoluogo del quarto distretto e Sant’Angelo ne fa parte (legge 11 brumale anno IX).

Con il decreto del 25 Fiorile 1801 invece, considerando che per l’attivazione delle prefetture, vice-prefetture e relativi corpi amministrativi è stat stabilita una nuova divisione dei dipartimenti e dei distretti, Sant’Angelo è incluso nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell’Agogna (legge Fiorile anno IX).

Nella compartimentazione territoriale del 28 apriele 1806 Sant’Angelo ricade sotto il dominio napoleonico, nel dipartimento dell’Agogna, distretto di Novara, cantone terzo di Robbio, come comune di terza classe con popolazione di 456 abitanti (compartimentazione 1806).

Una nuova modifica dell’assetto amministrativo avverrà in seguito al decreto del 29 settembre 1809 quando i 90 comuni della Lomellina vennero ridotti a 36. Sant’Angelo viene unito a Castelnovetto (Gardinali 1976).

 

1815 - 1859

Con la compartimentazione del 7 ottobre 1814 Sant’Angelo è incluso nel mandamento di Candia Lomellina, nella provincia di Mortara (regio editto 1814, ASCVo).

Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra-ferma”, Sant’Angelo viene inserito nel mandamento di Robbio, nella provincia di Lomellina (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).

Tale decreto ridusse il numero dei Comuni da 125, quanti erano nel secolo XVIII, a 71 e abolì le province di Mortara e di Vigevano riecreando la Provincia di Lomellina, suddivisa, a sua volta, in 14 mandamenti.

Sant’Angelo appartiene alla diocesi di Vigevano, divisione di Novara. Dipendente dal Senato di Casale, i suoi uffici di Intendenza, Prefettura, Insinuazione e Ipoteca sono quelli di Mortara, mentre l’ufficio di Posta è a Robbio.
Conta una popolazione di 700 abitanti. (Casalis)

Nella compartimentazione territoriale del 1859, 23 ottobre Sant’Angelo, appartenente al circondario terzo di Lomellina, mandamento nono di Candia, ha una popolazione di 864 abitanti (decreto 1859).. 

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Sant’Angelo Lomellina con 864 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento IX di Robbio, circondario III di Lomellina, provincia di Pavia.

Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 896 abitanti (Censimento 1861).

Sino al 1863 il comune mantenne la denominazione di Sant’ Angelo e successivamente a tale data il comune assunse la denominazione di Sant’ Angelo Lomellina (R.D. 31 Dicembre 1863, n.1622). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 1.050 (Censimento 1871); abitanti 1.227 (Censimento 1881); abitanti 1.397 (Censimento 1901); abitanti 1.402 (Censimento 1911); abitanti 1.298 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Mortara (Lomellina) della provincia di Pavia. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà.

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.137 (Censimento 1931); abitanti 1.160 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Sant’Angelo Lomellina veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.130 (Censimento 1951); abitanti 1.006 (Censimento 1961); abitanti 768 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Sant’Angelo Lomellina aveva una superficie di ettari 1.042.