Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 

 

COMUNE DI PARONA

 

sec. XIV - 1743

Quando Carlo Magno conquistò il territorio lomellino, dividendolo in comitati affidati ai conti, il paese già esistente, ma ancora anomimo, dipendeva direttamente dal comitato di Lomello, dopo il 950, invece, dalla marca d’Ivrea (Rampi 1985).

Il signore del luogo fu Manfredo di Mosezzo, fino al 958, poi passò a suo fratello Aimone, conte di Vercelli, alla sua morte (988), infine, ne divenne erede suo figlio Manfredo.
In un diploma di Federico I, 1164, fra le terre concesse a Pavia, risulta citato anche Parona. Tale concessione verrà rinnovata da Enrico VI nel 1191, Ottone I nel 1209 e da Federico II rispettivamente: nel 1219, 1220 e 1230 (Malagugini 1912).

Alla fine del 1200 diviene feudo della famiglia Tornielli, ma dopo la conquista di Novara nel 1357 da parte dei marchesi di Monferrato, i Tornielli, che parteggiavano per i Visconti, furono deportati.
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Payrona nella contea Lumellina (Soriga 1913).

Nel XIV secolo il feudo fa parte della squadra di Mortara (con Cilavegna, Olevano, Cergnago e San Giorgio).
Nel 1412 signoreggiano ancora i Tornielli nelle persone di Giovanni e Galvagno.
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Parona” (Statuta stratarum).

Il comune è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).

Nel 1651 una parte di questo territorio perviene agli Stampa, e poi agli Archinti (entrambe famiglie milanesi) (Bergamo 1995).

1707 - 1797

Nella relazione del 1 novembre 1707 dell’intendente generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di Savoia, Parona conta 600 anime, il feudatario è la signora marchesa Stampa, abitante in Milano (ASTo, Paesi di nuovo acquisto).

Il comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 1723, fa parte della provincia Lomellina e dipende dalla prefettura di Mortara (regolamento delle provincie 1723).
Nello stabilimento delle province del 3 settembre 1749 viene confermata l’appartenenza di Parona alla provincia Lomellina (Stabilimento delle provincie 1749).

Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che il comune è incluso nel secondo cantone della Lomellina (Manifesto senatorio 1750).

In seguito al nuovo censimento nelle province del 15 settembre 1775 Parona è confermata, ancora, alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).

 

1798 - 1814

Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Mortara è capoluogo del quinto distretto e Parona ne fa parte (legge 11 brumale anno IX).

Con il decreto del 25 Fiorile 1801 invece, considerando che per l’attivazione delle prefetture, vice-prefetture e relativi corpi amministrativi è stata stabilita una nuova divisione dei dipartimenti e dei distretti, Parona è incluso nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell’Agogna (legge 25 Fiorile anno IX).

Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 Parona ricade sotto il dominio napoleonico, nel dipartimento dell’Agogna, distretto di Vigevano, cantone quinto di Mortara, come comune di terza classe con popolazione di 1322 abitanti (compartimentazione 1806).

 

1815 - 1859

Con la compartimentazione del 7 ottobre 1814 Parona è incluso nel mandamento di Mortara, nella provincia di Mortara (regio editto 1814, ASCVo).

Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra-ferma”, Parona viene inserito nel mandamento di Mortara, provincia di Lomellina (Regio editto 1818, ASC Casei Gerola).

Parona appartiene alla diocesi e divisione di Novara. Dipendente dal Senato di Casale, i suoi uffici di Intendenza, Prefettura, Ipoteca, Insinuazione e Posta sono quelli di Mortara (Casalis)
Nella compartimentazione territoriale del 1859, 23 ottobre Parona, apparttenente al circondario terzo di Lomellina, mandamento secondo di Mortara, ha una popolazione di 1863 abitanti (decreto 1859).

 

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Parona con 1.863 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Mortara, circondario III di Lomellina, provincia di Pavia.

Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.871 (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.821 (Censimento 1871); abitanti 2.164 (Censimento 1881); abitanti 2.062 (Censimento 1901); abitanti 2.017 (Censimento 1911); abitanti 1.810 (Censimento 1921).

In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.643 (Censimento 1931); abitanti 1.652 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Parona veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.699 (Censimento 1951); abitanti 1.710 (Censimento 1961); abitanti 1.302 (Censimento 1971).

Nel 1971 il comune di Parona aveva una superficie di ettari 934.