COMUNE DI NICORVO
sec. XIV - 1743
Nel 960 Berengario II, re d’Italia, ordinava di dare caccia spietata ai lupi che infestavano i territori fra i quali quello di “San Terenzio ad Nemus”, ovvero Nicorvo (nell’Alto Medioevo in molte località la certa denominazione religiosa aveva il sopravvento sull’incerta denominazione civile).
In un diploma di Federico I, 1164, fra le terre concesse a Pavia, risulta citato anche Nicorvum (e precisamente ai conti palatini di Lomello che presero poi il nome del feudo). Tale concessione verrà rinnovata da Enrico VI nel 1191, Ottone I nel 1209 e da Federico II rispettivamente nel 1219, 1220 e 1230 (Malagugini 1912).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250
come Nicorvium, in contea Lumellina (Soriga 1913).
In un diploma di Carlo IV si confermano i diritti del feudo a tal Filippone,
figlio di Guidetto di Nicorvo, concessione fatte anche ai suoi predecessori.
Quando Francesco Sforza dichiara Vigevano città e vescovado, nell’ assegnarle gran parte del territorio lomellino erigendola a capo del comitato o distretto (il Vigevanasco), con diploma del 1532, Nicorvo le fu dichiarato dipendente, amministrativamente.
È del 10 ottobre 1639 il documento nel quale si avvisa che le terre di Gambolò, Gravellona, Cillavegna, Cassolnovo, Cassolvecchio, Villanova, Nicorvo, Robbio, Confienza, Palestro e Vinzaglio cessano di far parte del territorio Novarese o Pavese ed entrano in quello Vigevanasco, diventando così, terre appartenenti al contado di Vigevano (ASTo, Carte Vigevano n° 28).
Nel 1640 divenne proprietà della famiglia milanese Carcano.
Il 18 giugno 1644 si censiscono le persone abili alle armi dai 18 ai 50 anni
delle terre iscritte nel contado di Vigevano, per cui anche quelle di
Nicorvo (ASTo, Carte Vigevano).
Da un resoconto del 28 maggio 1688 del sindaco generale del contado Renolio, si rilevano i luoghi del contado e i loro feudatari. Per Nicorvo il signor Giulio Cesare Carcano
1743 - 1797
Con regie patenti del 6 marzo 1750, nell’ambito della riorganizzazione dei territori degli stati sardi di terraferma, il Vigevanasco, e Nicorvo che ne faceva parte, fu sottoposto all’intendenza dell’Alto e Basso Novarese (Gardinali 1976).
In seguito al nuovo censimento nelle province del 15 settembre 1775 Nicorvo risulta appartenere alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).
Nella ripartizione dei cantoni del 29 agosto 1789 Nicorvo è nel cantone unico di Vigevano (manifesto senatorio 1789).
1798 - 1814
Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Mortara è capoluogo del quinto distretto e Nicorvo ne fa parte (legge 11 brumale anno IX).
Con il decreto del 25 Fiorile 1801 invece, considerando che per l’attivazione delle prefetture, vice-prefetture e relativi corpi amministrativi è stata stabilita una nuova divisione dei dipartimenti e dei distretti, Nicorvo è incluso nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell’Agogna (legge 25 Fiorile anno IX).
Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 Nicorvo ricade sotto il dominio napoleonico, nel dipartimento dell’Agogna, distretto di Vigevano, cantone quinto di Mortara, come comune di terza classe con popolazione di 512 abitanti (compartimentazione 1806).
1815 - 1859
Con la compartimentazione del 7 ottobre 1814 Nicorvo è incluso nel mandamento di Mortara, nella provincia di Mortara (regio editto 1814, ASCVo).
Con il regio editto del 27 ottobre 1815 Robbio perde il comune di Vinzaglio
che passa alla provincia di Novara e acquista quello di Nicorvo, che
apparteneva al mandamento di Mortara (regio editto 1815, ASCVo).
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova
circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra-ferma”,
Nicorvo viene inserito nel mandamento di Robbio, provincia di Lomellina
(regio editto 1818, ASC Casei Gerola).
Il Comune appartiene alla diocesi di Vigevano, divisione di Novara.
Dipendente dal Senato di Casale, i suoi uffici di Intendenza, Prefettura,
Insinuazione e Ipoteca sono quelli di Mortara, invece, gli uffici di Posta
sobno quelli di Robbio.
Conta una popolazione di 774 abitanti (Casalis).
Nella compartimentazione territoriale del 1859, 23 ottobre Nicorvo, appartenente al circondario terzo di Lomellina, mandamento nono di Robbio, ha una popolazione di 988 abitanti (decreto 1859).
1859 - 1971
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Nicorvo con 988 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento IX di Robbio, circondario III di Lomellina, provincia di Pavia.
Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.023 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).
Popolazione residente nel comune: abitanti 984 (Censimento 1871); abitanti 1.103 (Censimento 1881); abitanti 1.300 (Censimento 1901); abitanti 1.227 (Censimento 1911); abitanti 1.020 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Mortara (Lomellina) della provincia di Pavia. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà.
Popolazione residente nel comune: abitanti 885 (Censimento 1931); abitanti 888 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Nicorvo veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 921 (Censimento 1951); abitanti 813 (Censimento 1961); abitanti 556 (Censimento 1971).
Nel 1971 il comune di Nicorvo aveva una superficie di ettari 816.
ROBBIO 1815 NICORVO